Datei:De Sphaera - Allegory Sforza.JPG
Originaldatei (1.321 × 1.752 Pixel, Dateigröße: 2,31 MB, MIME-Typ: image/jpeg)
Diese Datei und die Informationen unter dem roten Trennstrich werden aus dem zentralen Medienarchiv Wikimedia Commons eingebunden.
Beschreibung
(Maspoli, Carlo, Arme e imprese viscontee sforzesche Ms. Trivulziano n. 1390 (2a parte), 1997[1])
- L'impresa del veltro o levriere accosciato sotto un pino ed accompagnato da una mano celeste / L'impresa del cane sedente sotto il pino e con la mano celeste. Risale al periodo visconteo in quanto la troviamo scolpita con il suo motto su una banda tenuta da una delle figure muliebri poste ai lati della statua equestre del sarcofago di Bernabo Visconti già in S. Giovanni in Conca ed ora custodito in una sala del castello di Milano. Quest'impresa, legata alla singolare figura di Bernabö Visconti che di tutti i Principi della sua famiglia fu sicuramente il cacciatore più appassionato, tanto che per questa sua predilezione venatoria, in particolare del cinghiale, possedeva un nutrito stuolo di ben cinquemila cani affidati in custodia a quella parte dei suoi sudditi che «avevano un estimo di Cinquecento lire imperiali». Tutti coloro che avevano uno di questi cani erano obbligati, periodicamente due volte al mese, sottoporlo a un controllo e come dice il Corio nelle Storie di Milano «onde trovandoli macri, in grande summa de pecunia erano condemnati, e se grassi erano, incolpandoli del troppo, similmente erano mulctati; se morivano gli pigliava il tutto; e gli ufficiali o caneteri più che pretori de le terre erano temuti». La mano celeste, fuoruscente da un nimbo, che accompagna il cane (veltro o levriere) assiso sotto il pino è posta generalmente in alto sulla destra di chi guarda e a volte trattiene il cane per il suo guinzaglio o altrimenti è effigiata nel gesto di averlo liberato e in questo caso il guinzaglio è attortigliato al fusto del pino. L'impresa è associata al motto QUIETUM NEMO IMPUNE LACESSET (Nessuno impunemente attenderà alla pace / Anche se in riposo nessuno lo potrà impunemente legare / Nessuno provocherà il tranquillo. Motto che trova collazione nel detto comune «Non stuzzicate il can che dorme». Quest'impresa, dall'esplicito significato e coadiuvato dal chiaro motto, fu cara a Francesco I Sforza, avvertendo che non recando molestia ad alcuno non sopportava che a lui ne dessero, tenendosi pronto a reagire alla provocazione. Nella pala dell'altare maggiore dell'Abbazia di S. Sigismondo a Cremona (opera di Giulio Campi) sono rappresentati i duchi Francesco Sforza 1 e Bianca Maria Visconti ove il matrimonio venne celebrato il 25 ottobre 1441. La scelta di questa chiesa, allora in aperta campagna, fu dettata da una misura precauzionale decisa dallo sposo dubbioso di qualche trama da parte dell'infido padre délia sposa Filippo Maria Visconti, III duca ed ultimo rappresentante délia signoria dei Visconti su Milano. Il pregevole dipinto oltre che rappresentare un fatto storico è, per l'araldista, un documento importante in quanto sulla giornea militare di Francesco I Sforza è finemente ricamata l'impresa del cane assiso sotto il pino e délia mano celeste, impresa inquartata con quella dell'ondato. }}
Lizenz
Dies ist eine originalgetreue fotografische Reproduktion eines zweidimensionalen Kunstwerks. Das Kunstwerk an sich ist aus dem folgenden Grund gemeinfrei:
Nach offizieller Ansicht der Wikimedia Foundation sind originalgetreue Reproduktionen zweidimensionaler gemeinfreier Werke gemeinfrei. Diese fotografische Reproduktion wird daher auch als gemeinfrei in den Vereinigten Staaten angesehen. Die Verwendung dieser Werke kann in anderen Rechtssystemen verboten oder nur eingeschränkt erlaubt sein. Zu Details siehe Reuse of PD-Art photographs. {{PD-Art}} template without license parameter: please specify why the underlying work is public domain in both the source country and the United States
(Usage: {{PD-Art|1=|deathyear=''year of author's death''|country=''source country''}}, where parameter 1= can be PD-old-auto, PD-old-auto-expired, PD-old-auto-1996, PD-old-100 or similar. See Commons:Multi-license copyright tags for more information.) |
In dieser Datei abgebildete Objekte
Motiv
2.422.271 Byte
1.752 Pixel
1.321 Pixel
image/jpeg
d5a54804227931ef9b9860153b9a3bf8e3b755b8
Dateiversionen
Klicke auf einen Zeitpunkt, um diese Version zu laden.
Version vom | Vorschaubild | Maße | Benutzer | Kommentar | |
---|---|---|---|---|---|
aktuell | 14:37, 16. Jan. 2006 | 1.321 × 1.752 (2,31 MB) | wikimediacommons>Civvi~commonswiki | Codex De Sphaera (estense) - 1469 Allegory of Sforza family Coat of Arms Biblioteca Estense Modena, Italy - |
Dateiverwendung
Die folgenden 2 Seiten verwenden diese Datei:
Metadaten
Diese Datei enthält weitere Informationen (beispielsweise Exif-Metadaten), die in der Regel von der Digitalkamera oder dem verwendeten Scanner stammen. Durch nachträgliche Bearbeitung der Originaldatei können einige Details verändert worden sein.
Hersteller | Canon |
---|---|
Modell | CanoScan LiDE 25 |
Kameraausrichtung | Normal |
Horizontale Auflösung | 600 dpi |
Vertikale Auflösung | 600 dpi |
Software | CanoScan Toolbox 4.9.2 |
Speicherzeitpunkt | 10:03, 16. Jan. 2006 |
Y und C Positionierung | Zentriert |
Exif-Version | 2.21 |
Digitalisierungszeitpunkt | 10:03, 16. Jan. 2006 |
Farbraum | sRGB |
Weißabgleich | Automatisch |